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Alpenföhn Wing Boost 3 ARGB: nuova luce per le ventole tedesche

Sergio Martorana by Sergio Martorana
2 Aprile 2020
in Cooling
0

Nella realizzazione di un PC per destinazioni d’uso gaming, professional o prosumer, si presta sempre maggiore attenzione all’aerazione interna del case e alle temperature dei componenti, optando per l’installazione di ventole, non soltanto in buona quantità, ma anche di una certa qualità. Ci si può quindi rivolgere a brand specializzati nell’air cooling come la tedesca Alpenföhn ed alle sue famose ventole Wing Boost, giunte alla terza generazione. Le Alpenföhn Wing Boost 3, sono proposte nei formati da 120 e 140 mm, in versioni normali o ARGB. Per il formato da 120 millimetri sono disponibili anche le varianti high speed (con velocità max pari a 2200 rpm) e con telaio bianco. Data la crescente richiesta di ventole, molti produttori, tra cui Alpenföhn, propongono kit multipack, ovvero confezioni da 3, 5 o in alcuni casi addirittura 10 ventole. Si può quindi risparmiare qualcosa, garantendosi ventole di pari prestazioni e omogeneità estetica. Oggi conosceremo le Alpenföhn Wing Boost 3 ARGB da 120 e 140 millimetri, iniziando dal vedere quali siano i dati dichiarati dal produttore tedesco.

Alpenföhn Wing Boost 3 ARGB – Specifiche tecniche

Modello Wing Boost 3 ARGB 120 mm Wing Boost 3 ARGB 140 mm
Velocità 700 – 1600 rpm 500 – 1500 rpm
Airflow 92,6 m³/h 134 m³/h
Pressione statica 2,19 H2O 2.07 H2O
Rumorosità 23,5 dB(A) 25,6 dB(A)
Connessione 4 pin PWM / 3-Pin ARGB
Voltaggio motore 7 – 13,2 V
Tipo di motore Fluid dynamic Bearing
Aspettativa di vita 250’000 ore

Ogni multipack contiene tre Wing Boost 3 ARGB, la viteria sia per l’installazione su case che quella per l’installazione su radiatore, ed uno splitter con cui collegare le tre ventole ad un solo connettore PWM. Per quanto riguarda l’illuminazione ARGB integrata sulle ventole, potrete goderne sia che siate già in possesso di un controller RGB (magari integrato nella scheda madre) o che non lo abbiate. Nel primo caso vi basterà collegare il connettore RGB delle ventole con all’apposito splitter a 3 pin, che permette di alimentare fino a quattro dispositivi, impiegando un solo connettore della scheda madre o del vostro hub RGB. Se siete invece sprovvisti di controller, potrete utilizzare quello fornito da Alpenföhn, alimentabile con un comune connettore Sata e controllabile dall’apposito telecomando in dotazione. Potrete gestire il livello di illuminazione, la velocità ed il tipo di gioco di luce, miscelare gradualmente ognuno dei tre colori primari, ed infine spegnere o accendere l’illuminazione. Se il mondo degli RGB è del tutto nuovo per voi, un apposito manuale in dotazione (in inglese e tedesco) vi spiegherà come realizzare il collegamento alla scheda madre o al controller Alpenföhn. Il produttore ha pensato a tutto.

 

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La terza generazione delle Wing Boost, affonda chiaramente le radici nel concept alla base della generazione precedente ma con delle rivisitazioni. Le pale mantengono il design di tipo blade e le appendici aerodinamiche, ma adesso sono undici e non nove, e seguono una nuova angolazione, con la quale Alpenföhn dichiara di aver ottenuto prestazioni generali significativamente superiori e di aver ridotto le turbolenze (e quindi la rumorosità) ai massimi regimi. Si nota poi l’integrazione di pad anti-vibrazione in gomma ai quattro angoli, su ognuna delle due facce della ventole, e di un più spesso anello attorno alle pale, adesso preposto a proiettare la retroilluminazione RGB e non monocolore come nella precedente generazione.

 

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L’illuminazione addressable RGB implementata sulle Wing Boost 3 colpisce per intensità ed omogeneità, sicuramente un gradino sopra a soluzioni economiche. L’impatto estetico finale è assicurato, anche a quanti (come me) non amano particolarmente gli RGB. 16.8 milioni i colori della gamma teoricamente ottenibili, parecchie le tonalità realmente riprodotte dai led implementati da Alpenföhn. Nelle foto sopra ne vediamo alcune, ad illuminare l’anello attorno alle pale, in un ambiente buio, grazie al sistema Mystic Light Sync di MSI. Le Wing Boost 3 sono compatibili anche con ASRock Polychrome Sync, Asus Aura Sync e Gigabyte RGB Fusion. Visti il corredo, gli aspetti costruttivi ed estetici, passiamo finalmente alle prestazioni…

Sistema di test
CPU Intel Core i5 9600K @ 4.9 GHz 1.32 Volt
Scheda madre MSI MPG Z390 Gaming Pro Carbon AC
Memoria Corsair Vengeance LPX 3000 MHz 2x8GB
Scheda Video iGPU integrata
Dissipatori CPU Cooler Master ML240

Corsair H110i GTX

Alimentatore Sharkoon SilentStorn Cool Zero 650W – Zero RPM mode
Case Benchtable
Fonometro Sauter SU 130

Metodologia di test

Test termici: anzichè rilevare la pressione statica e la portata d’aria, dati non comprensibili a tutti, preferiamo registrare le prestazioni finali in situazioni di utilizzo reali. Vediamo insomma come si comportano le ventole in analisi, rispetto a quelle fornite in dotazione con i CPU cooler sopra elencati.

Test acustici: rileviamo la rumorosità emessa dalla singola ventola, alimentata da un PSU in modalità fanless e senza alcun componente che emetta rumori. Per non influenzare i dati, la ventola non è installata all’interno di un case. Nei normali scenari di utilizzo le emissioni da noi rilevate dovrebbero essere quindi attenuate.

 

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Nei nostri test, le Wing Boost 3 ARGB di Alpenföhn sono state appositamente confrontate con ventole di alto livello, ottimizzate per lavorare con i kit con cui sono fornite. Entrambi i formati hanno tenuto il passo sia sul piano prestazionale che della rumorosità prodotta. Per quanto riguarda le 120 millimetri, a 700 rpm le Wing Boost 3 hanno garantito un grado e 1,2 db in meno. A 1150 rpm invece abbiamo registrato la medesima temperatura, con uno scarto di 0,4 db in favore delle ventole stock. A 1600 rpm, le Alpenföhn perdono un grado e 0,6 db. Gli stessi distacchi termici appena citati si registrano tra le 140 millimetri, con valori di rumorosità favorevoli alle Wing Boost 3 ARGB in tutti a tutti i regimi di rotazione: -0,6 db a 700 rpm; -1,5 db a 1150 rpm e -1,7 db a 1500 rpm. Se state cercando il giusto compromesso tra prestazioni e silenziosità, dovrete regolare le Wing Boost 3 ARGB intorno ai 1000 giri per minuto. Ai massimi regimi di rotazione le ventole si fanno rumorose.

Con le Wing Boost 3 ARGB, Alpenföhn ha aggiornato la sua già ottima proposta di ventole, affinandone la progettazione e adeguandola al trend del momento… l’illuminazione addressable RGB. Come visto in questa recensione, si tratta di ventole non per tutte le tasche, ma destinate a chi ricerca ventole RGB di alta qualità. Non devono quindi stupire i prezzi di 19,90 euro per la singola ventola da 120 mm e di 23,90 per la 140 mm, dell’attuale listino Caseking. Il multipack da tre ventole, costa praticamente quanto tre ventole singole (69,90 euro per le 140 mm e 59,90 euro per le 120 mm), ma include anche il controller ed il telecomando RGB. Due plus interessanti per quegli utenti che non ne sono già provvisti. Se non siete interessati agli RGB, il consiglio non può che essere quello di andare su altre soluzioni. Il prezzo delle Alpenföhn Wing Boost 3 ARGB infatti, è sicuramente allineato alla categoria, ma non si può negare che l’implementazione dell’illuminazione ARGB lo abbia fatto gonfiare sensibilmente.

 

 

Punteggio complessivo

84%

PRO

  • Elevata qualità costruttiva
  • Prestazioni elevate
  • Silenziosità elevata fino ai medi regimi
  • Design premium
  • Corredo curatissimo
  • Hub RGB e telecomando inclusi

CONTRO

  • Nulla da segnalare

Punteggi sintetici

  • Corredo 0%
  • Design & Costruttività 0%
  • Prestazioni 0%
  • Silenziosità 0%
  • Rapporto qualità / prezzo 0%
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