La Prime Z370-A ha un classico formato atx (30,5×24,4cm) ed un pregevole pcb nero in contrasto con il bianco ed il grigio delle trame geometriche sul pcb stesso, delle struttura dissipanti e della cover removibile in plastica installata a copertura delle connessioni posteriori e di parte della circuiteria di alimentazione della CPU. Il design e la razionalizzazione degli spazi sono di buon pregio. La stragrande maggioranza delle connessioni sono dislocate lungo il perimetro della scheda, per migliorare cable management ed accessibilità.
Dieci fasi digitali promettono buoni margini di overclock, e grazie al fan holder in dotazione possiamo installare una ventolina (non inclusa) da 40 o 50mm per raffreddare i vrm ed aumentare le possibilità di avere maggiore stabilità in queste condizioni.
D’altronde la Prime Z370-A è destinata ad overclocker ed appassionati e lo si vede anche dalla presenza di altri accorgimenti come il connettore dedicato all’alimentazione di un’eventuale pompa per sistemi di raffreddamento a liquido, e dall’area dedicata alla diagnostica accanto ai quattro slot DDR4. Qui il tasto “MemOk” setta parametri sicuri per le memorie, utile in quei frangenti in cui il sistema non parte per overclock troppo spinti o settaggi non corretti. Il tasto power è molto comodo per le fasi di test su banco o in generale quando la scheda madre non è montata dentro un case. I quattro led (CPU, DRAM, VGA e BOOT) si accendono per indicare in quale fase si trova il boot. Se c’è un problema con le memorie ad esempio, il led DRAM rimarrà acceso.
L’abbinamento tra il chipset Intel Z370 e le CPU Coffee Lake mette a disposizione linee Pci Express, Sata ed M.2 in quantità buona ma ovviamente non illimitata, per cui si ha la possibilità di mettere in condivisione tali linee, per poter offrire all’utente una certa versatilità nell’usarle per installare più SSD M.2, e meno drive Sata ad esempio. Questo varia da scheda madre a scheda madre, in base alle scelte del produttore. Vediamo cosa succede nel caso della Prime Z370-A.
Due slot Pci Express x16 con rinforzo metallico ancorato direttamente al pcb, usano le 16 linee implementate nella CPU, facendo a metà quando entrambi in uso. Il terzo offre invece un massimo di quattro linee Pci Express. La scheda madre è quindi certificata per configurazioni 2-Way SLI e 3-Way CrossFireX. Completano l’offerta, quattro slot Pci Express di tipo x1, gestiti dal chipset.
Pci Express 3.0 x16 1° slot | Pci Express 3.0 x16 2° slot | |
Due Intel SSD on CPU | x8 | x4 + x4 |
Tre Intel SSD on CPU | x8 + x4 + x4 | n/a |
Tramite un apposito adattatore acquistabile a parte possiamo inoltre sfruttare i primi due slot per installare degli SSD secondo quanto illustrato nella tabella sopra, sfruttando così la maggior velocità delle linee implementate nella CPU.
Due gli slot M.2: Il primo è in basso, nascosto dal dissipatore dedicato, avvitato a quello del chipset. Di default funziona usando quattro linee Pci Express (fino a 32Gb/s), ma possiamo anche liberarle ed impostarlo tramite bios nella più lenta modalità Sata, rinunciando in questo caso alla prima porta Sata. Qui due fori possono ospitare un supporto (non incluso ma da stampare in 3D attingendo alla libreria di Asus), per l’installazione di una ventola di raffreddamento da 40mm. Il secondo slot M.2, accanto il socket per la CPU, di default funziona in modalità Pci Express x2, ma è possibile abilitare da bios la modalità x4, andando però a disattivare le ultime due delle sei connessioni Sata disponibili. Facendo anche un confronto con le soluzioni concorrenti, la Prime Z370-A offre una grande libertà nella gestione di quanto offerto dalle tecnologie di Intel. Tra queste, ricordiamo anche Optane Memory, qui pienamente supportata.
Di pregio la soluzione audio integrata Crystal Sound 3, basata sul controller ad 8 canali ALC2120 di Realtek, già visto anche su soluzioni di fascia superiore: nella versione S1220A di Asus lo troviamo abbinato a condensatori audio giapponesi di qualità premium, design multistrato del PCB, schermature e cover EMI, rapporto segnale-rumore pari a ben 120dB in uscita e a 113 in ingresso, amplificatore integrato pensato per cuffie ad alta impedenza, e addirittura al supporto DTS Connect e DTS Headphone X.
Per ridurre le limitazioni/condivisioni imposte dal chipset sul versante connessioni Sata ed M.2 secondo quanto detto prima, Asus ha preferito sacrificare l’offerta di connessioni usb 3.1 sul retro. Sono infatti soltanto tre le usb 3.1 tradizionali (Type A), di cui due gestite dallo Z370. Un controller ASMedia ASM3142 gestisce invece la terza porta più una di tipo C, entrambe capaci di erogare 3 Ampere. Diventano quindi molto preziose le ulteriori due usb 2.0 presenti sul retro, insieme ai due header usb 2.0 e gli altrettanti header 3.1 implementati sulla scheda, con cui possiamo ottenere ulteriori quattro porte per ciascuno standard sul retro o sul frontale del case. Rispetto ad alcuni concorrenti si nota anche la mancanza di predisposizioni per l’installazione di schede e antenne WiFi. Cinque le connessioni audio jack, più una ottica, mentre la grafica integrata può disporre di tre uscite (hdmi, display port e dvi-d). Completa l’offerta una porta gigabit lan (Intel l219V).
Il look della Prime Z370-A è sobrio, ma dei led RGB in prossimità dell’angolo in alto a destra della scheda, le danno un tocco accattivante e possibilità di personalizzazione Possiamo disattivarla o gestirne colori e tipologia tramite bios o tramite l’utility software Aura RGB Sync, insieme ad eventuali strip a led o ventole RGB collegabili all’apposito connettore RGB implementato sulla scheda.