Per il suo Pure Power 11 FM da 1000 Watt, be quiet! sembrerebbe essersi affidata al produttore di terze parti CWT, ormai da molti anni presenza frequentissima in questa fascia di mercato. Il pcb occupa l’intero chassis in tutti i 160 millimetri di lunghezza, e sfoggia una razionalizzazione degli spazi ed una disposizione della componentistica molto particolari ed evolute. Formando una serpentina, la corrente in ingresso dalla presa viene filtrata dalla sezione EMI (in rosso), arriva al circuito PFC che carica i condensatori primari (in blu), giunge quindi allo switching per generare la 12V (in giallo) e alla scheda DC-DC per le linee da 5 e 3.3 Volt (in verde).
Molto completo e ben congeniato il filtro EMI, con una parte di componenti direttamente saldati ad un pcb collocato dietro la presa di corrente. Pcb tanto generoso da poter ospitare due condensatori ad X, due ad Y e addirittura una bobina ben dimensionata, oltre ovviamente l’interruttore. A filtraggio della corrente in ingresso, ulteriori tre condensatori ad X (in verde), due ceramici ad Y (in blu) e due induttanze (in giallo), di cui una incapsulata. Il primo componente sul pcb è un fusibile (in rosso) opportunamente guainato per contenerne il materiale in caso di rottura. Accanto ad esso, be quiet! non fa mancare un MOV (in fucsia), ovvero il varistore a protezione dei circuiti da fenomeni transitori di sovratensione. Sezione di filtraggio davvero completissima e ben fatta.
A questo punto la semionda della corrente alternata viene rettificata da due ponti raddrizzatori GBU15L06 che possono essere sottoposti ad un massimo di 600 Volt e condurre 15 Ampere a 115 °C, quindi appositamente sovradimensionati in modo che a mezzo servizio possano disperdere meno energia e calore, aumentando l’efficienza energetica complessiva. Si tratta anche qui di un’implementazione notevole e costosa, spesso incontrata su prodotti di potenza addirittura maggiore. I due ponti sono imbullonati ad una struttura dissipante di dimensioni molto ridotte, seppur uno dei due si trovi in realtà a contatto anche con il dissipatore dedicato ai componenti del PFC. Non manca ovviamente un condensatore a filtraggio della corrente in uscita dai due ponti, prima che possa arrivare al PFC.
PFC ben strutturato con un diodo Schottky C6D10065 di fabbricazione CREE e tre mosfet Infineon 60R120 di settima generazione. Gestiti dal controller Champion CM6500 ospitato da una daughterboard vicina, correggeranno la forma d’onda della corrente e per poi caricare i condensatori primari. Non manca una generosissima induttanza ben incapsulata a soppressione dei disturbi. Difficilmente rileveremo del coil whine.
Due i condensatori primari, prodotti dal noto brand taiwanese Teapo (400V, 470mF) tarati per operare fino ai 105° di temperatura, così come ci attendevamo da un alimentatore di tale potenza e caratura. In occasione della recensione dedicata al modello da 750 Watt della stessa serie, avevamo trovato invece due condensatori a 85° della serie LH.
Tra il PFC ed i due elettrolitici primari appena citati, trovano posto un termistore (in verde) ed un relè (HF46F – in blu), deputati alla protezione dai picchi della corrente di spunto in fase di accensione. Dopo tale fase, il termistore viene bypassato dal relè.
Dopo il filtro EMI, i ponti raddrizzatori, ed il circuito PFC, la corrente deve passare dal circuito PWM. Così come gli altri modelli della serie, il Pure Power 11 FM da 1000 Watt si basa sulla topologia half bridge, che vede generare la corrente alternata ad alta frequenza da due mosfet (detti main switchers) qui imbullonati ad un dissipatore posto tra i condensatori primari e il trasformatore (uno dei due, evidenziato in rosso, l’altro dal lato opposto del dissipatore).
La corrente viene quindi monitorata da un controller risonante LLC Champion CM6901T6X installato sul retro del pcb (foto sotto, in verde). Il controller LLC rappresenta già di per sè una soluzione pregiata, in quanto permette un efficiente controllo elettronico nel livellamento della corrente in arrivo dal PFC, tanto che viene impiegato soltanto nei segmenti medi ed alti del mercato. La serie CM6901 si fa poi notare poiché, oltre ai due canali PWM (modulazione di larghezza di impulso), dispone di un canale FM (modulazione di frequenza). A partire da un carico del 10-15%, il controller LLC modulerà quindi la frequenza in funzione del carico (abbassandola all’aumentare del carico, e viceversa, alzandola al calare del carico), in modo da mantenere costanti i risultati.
Si passa quindi al secondario, dove la corrente passa dal trasformatore e viene rettificata da sei mosfet 5H400L di ON Semiconductor (40 V, 0.80 mW, 330 A), posti sul retro del pcb (in giallo, foto a sinistra) e dissipati grazie a dissipatori dedicati, sull’altro versante (in giallo, foto a destra).
Dalla rail a 12 Volt si ricavano anche le tensioni 5 e 3.3 Volt, tramite l’ormai consolidata tecnologia DC-DC (da corrente continua a corrente continua), qui incarnata da quattro mosfet gestiti dal controller APW7159 e da due induttanze (in giallo). Accanto a quest’utlime il supervisor Weltrend WT7527RT permette al Pure Power 11 FM da 1000W di offrire un set completissimo di protezioni: Sovra-tensione (OVP), cali di tensione (UVP), sovra-corrente (OCP), sovra-potenza (OPP), corto-circuiti (SCP) e sovra-temperatura (OTP).
Buona parte dei condensatori di filtraggio delle linee in uscita è installata direttamente sul pcb delle connessioni modulari e consiste in svariati elettrolitici della SC Series di Teapo, tarati per operare fino a 105°, insieme ad altri a stato solido. Ulteriori condensatori di entrambe le tipologie sono comunque installati nei paraggi, sul pcb principale, fornendo nell’insieme un buon filtraggio delle linee in uscita.
Ultimo fiore all’occhiello del progetto, non poteva che essere la ventola (modello BQ QF2-12025-MS), brandizzata e progettata dalla stessa be quiet!, implementando quelle appendici aerodinamiche ormai divenute tratto distintivo della sua serie Silent Wings. Vedremo se replicherà l’egregio comportamento emerso durante la recensione del modello da 750 Watt.