L’RM850x si basa sulla stessa piattaforma di produzione CWT del precedente modello, migliorandone però numerosi aspetti. La componentistica è disposta adesso su un pcb di dimensioni più ridotte, poichè si è passati da uno chassis da 180mm ad uno da 160mm.
La corrente in ingresso trova un buon filtro EMI composto da un totale di quattro condensatori a Y, due a X e due bobine discretamente isolate per ridurre i disturbi. Oltre al classico fusibile che proteggerà la rete da sovra-correnti, troviamo un MOV, ovvero un varistore composto da ossidi metallici, molto importante nella protezione dei circuiti da fenomeni transitori di sovratensione. Per proteggere i circuiti dalla corrente di spunto generata in fase di accensione viene invece utilizzato un tradizionale termistore. Dopo l’accensione il termistore viene bypassato grazie ad un apposito relè.
Dopo il filtraggio dei disturbi l’onda della corrente alternata in ingresso viene rettificata da due ponti raddrizzatori GBU1506, ognuno dei quali in fase di blocco può essere sottoposto ad un massimo di 600V e condurre mediamente 15 Ampere (con un picco di 25A) a 100 gradi centigradi. Specifiche molto abbondanti rispetto alla potenza dell’alimentatore, che derivano dalla necessità di ridurre il dispendio di energia in calore e poter garantire affidabilità con ventola a bassi regimi o addirittura spenta. I due ponti sono infatti dotati di un dissipatore di dimensioni opportune.
A questo punto è necessario correggere la forma d’onda della corrente in uscita dai ponti raddrizzatori. Se ne occupa il circuito di correzione attiva del fattore di potenza (APFC), pilotato da un controller Champion CM6500UNX e composto da un diodo di boost CREE C3D08060A (600V, 8A @152°C), due mosfet Infineon IPA60R125C6 (650v, 19A @100°C, 0.125Ω) ed un ulteriore mosfet SYNC Power SPN5003 (500V, 10mA, 250Ω). Rispetto alla prima versione dell’RM850x si ha un notevole miglioramento, sia perchè si passa al top brand Infineon, ma soprattutto per l’aggiunta del terzo mosfet, dedicato ad un aspetto molto importante nel funzionamento di un circuito APFC: ridurre i consumi in assenza di carico.
Il circuito va a caricare gli stessi condensatori primari visti sulla prima versione: due ottimi elettrolitici in alluminio appartenenti alla serie GG della nipponica Nichicon (400V, 470uF ognuno / 940uF in combinata), tarati per operare fino a ben 105°C di temperatura. L’induttore accanto utile alla soppressione dei disturbi, è stato generosamente isolato per evitare il fastidiose emissioni acustiche come l’ormai noto coil whine.
Dopo il circuito APFC è il turno del circuito PWM: in linea con la tecnologia half brige, due ottimi main switchers IPA60R190P6 di Infineon generano la corrente ad alta frequenza. Il controller risonante LLC di Champion andrà infine a livellarla. Si passa quindi al lato secondario, dove il trasformatore principale è direttamente collegato ad una daughterboard sui quali scorgiamo sei mosfet IRFH7004TRPBF. Le linee da 5V e 3.3V sono invece affidate ad un rinnovato design su scheda DC-DC, basato sull’ottimo controller Anpec APW7159.
Numerosi i condensatori di filtraggio delle tensioni in uscita: sul pcb principale per la maggior parte elettrolitici di fabbricazione Chemicon (serie KZE e KY), mentre sul pcb delle connessioni modulari vi è un ampio impiego di condensatori a stato solido, anch’essi di fabbricazione nipponica (FPCAP). Ricordo che altri condensatori di filtraggio sono stati saldati direttamente ai cavi ATX, EPS e Pci Express.
Grazie al controller WT7502 e al comparatore LM393G l’RM850x v2 offre un completo set di protezione dei circuiti: OVP (da sovra-tensione), UVP (da sotto-tensione), SCP (da cortocircuiti), OTP (da surriscaldamento) e OPP (da sovraccarico).
Buona la qualità delle saldature, eseguite con il giusto quantitativo di stagno e con grande pulizia. Sembra che negli anni CWT abbia saputo perfezionare sia i progetti che i processi produttivi.
Migliorata l’efficienza e ridotta di conseguenza il calore generato, Corsair si può permettere di implementare una comune ventola di tipo rifle bearing. La NR135L da 135mm di diametro resta spenta fino ai 340 Watt di carico, oltre i quali promette di mantenere emissioni acustiche comunque estremamente basse, grazie a regimi di rotazione più contenuti rispetto al modello precedente.