Guardando gli interni di Meshify 2 RGB comprendiamo subito come la sua particolare profondità derivi da un ampio spazio accanto al tray che può essere riorganizzato in base alle esigenze di installazione dell’utente. Ciò è reso possibile grazie ad un profilo che nella configurazione di default visibile nella foto sovrastante, quasi si stenta a distinguere poichè funge da naturale prolungamento del tray. In questo scenario possiamo sfruttare i volumi accanto al tray per installare vaschette e pompe per il liquid cooling.
Qualora dovessimo necessitare di parecchio spazio per installare un radiatore sul frontale potremo ricavarlo rimuovendo uno o entrambi i frame removibili in plastica posti a copertura della parte anteriore del tunnel. Le ventole sono già incastonate nell’apposito vano ricavato dallo chassis stesso. Rimuovendo la prima cover recupereremo 3,5 centimetri, che sarebbero quindi a totale disposizione di un eventuale radiatore. Rimuovendo anche la seconda cover avremo l’intero scasso sul tunnel a nostra disposizione, per un totale di oltre 15 centimetri (hd cage sottostante permettendo). La seconda cover presenta quattro fori appositamente studiati per ospitare la staffa multibracket in dotazione, che consentirebbe di montare un drive da 2,5/3,5″ oppure una pompa con vaschetta.
Con questo design degli interni potremo alloggiare fino a due drive da 2,5/3,5″ nelle apposite slitte preinstallate dentro il cestello (che può essere spostato in avanti e indietro o totalmente rimosso) nel tunnel inferiore del case, ed ulteriori due drive da 2,5″ su altrettanti profili fissati dietro il tray. Un altro drive da 2,5/3,5″ potrà essere installato sulla staffa multibracket in dotazione, collocabile sopra il tunnel, dietro il profilo di prolungamento del tray o sul tetto.
La seconda configurazione prevede invece il riposizionamento del profilo in acciaio sul lato opposto del case, trasformandosi da prolungamento del tray a parete di occultamento. Per tale rimozione dovremo rimuovere tre viti dal frontale del case, una dal tetto ed una sul tray.
Con tale riposizionamento abbiamo di fatto ridisegnato i volumi interni, ottenendo un’ulteriore camera all’interno della quale poter alloggiare teoricamente ulteriori nove slitte per drive da 2,5/3,5″.
In bundle con Meshify 2 RGB abbiamo infatti un totale di sole sei slitte, incluse le due pre-installate di default sul cestello dentro al tunnel, del tutto identiche alle altre quattro.
Guardando il lato secondario del case, si nota come Fractal Design abbia prestato grande attenzione alla gestione dei cavi e all’ordine generale, offrendo molto margine dalla paratia laterale (circa 3 cm), un interessante profilo removibile in plastica a schermare i volumi del tunnel, nonché supporti di instradamento dei cavi.
Dietro il tray abbiamo infatti tre supporti in robusta plastica, accompagnati da strip in velcro brandizzate, grazie ai quali potremo raccogliere i cavi di collegamento. In alto, notiamo invece un compatto hub Nexus+ 2 che permette di alimentare fino a tre ventole PWM – mediante un cavo da collegare direttamente alla scheda madre, ed in aggiunta fino a sei ventole tre pin, tramite un cavo sata.
Altra importante peculiarità di Meshify 2 RGB è la possibilità di rimuovere totalmente il tetto, svitando semplicemente due viti dal lato principale del case. Con questa caratteristica esclusiva, Fractal Design ha una marcia in più in termini di accessibilità e comfort durante gli interventi.
L’azienda svedese ha raggiunto con questa generazione di case, una modularità parecchio spinta. Anche Meshify 2 RGB presenta una quantità di parti removibile davvero notevolissima.