La KFA2 GeForce RTX 2080 EX (1-Click OC) ha a bordo il chip Turing TU104 prodotto a 12 nanometri e costituito da 13,6 miliardi di transistor, con un die grande 545 mm2. La GPU opera alle medesime frequenze delle RTX 2080 standard con frequenza base di 1515 MHz e 1715 MHz in GPU Boost. Il software KFA2 permette di spingerla fino a 1755 MHz con un semplice click, ponendosi a metà tra una standard e una Founders Edition (dove opera a 1800 MHz). 46 i SM con 2944 CUDA core, 368 Tensor core, 46 RT core, 184 unità texture, 64 ROPs e 4 MB di cache L2: in realtà il TU104 con tutte le sue componenti abilitate ha 48 SM, 3072 CUDA core, 384 Tensor core, 48 RT core, 192 unità texture ma con un TPC (Texture Processing Clusters) disabilitato che porta alla perdita di 2 RT core, 128 CUDA core, 8 TMU, 16 Tensor core. In effetti anche nel TU102 a bordo della RTX 2080 Ti non è completamente abilitato, cosa che può far supporre qualche problema produttivo iniziale o la volontà di riservarsi margini di manovra in ottica di eventuali update o rebrand. La RTX 2080 ha in dotazione 8 GB della nuova memoria GDDR6 a 14 Gbps che con il bus a 256 bit porta un bandwidth della memoria di 448 GB/s. Supporta le ultime librerie DirectX 12, Vulkan ed OpenGL 4/5.
La KFA2 RTX 2080 EX si distingue per il layout custom con 8+2 fasi di alimentazione DrMos e per la mole del dissipatore, costituito da due pacchi lamellari. Cinque le heatpipe (da 6 mm) integrate sul pacco lamellare sopra la GPU, quattro delle quali in collegamento con il secondo pacco lamellare.
Delegate a raffreddare il dissipatore due ventole trasparenti da 100 mm, dotate di illuminazione a LED RGB (non adressable), di default rimangono spente fino a 50°. KFA2 dichiara un air flow di 70.1 CFM (quasi raddoppiato rispetto la precedente generazione). KFA2 afferma che il suo nuovo sistema di dissipazione è studiato per TDP fino a 300 Watt. 295 x 143 x 52 mm, le dimensioni della scheda, sicuramente importanti per un modello dual fan.
Sulla parte superiore della scheda un back plate traforato in alluminio stampato contribuisce alla dissipazione, ma la sua funzione principale resta quella di non far flettere il pcb. Per l’alimentazione sono sufficienti un connettore PCIe da 6 pin ed uno da 8, il che lascia buon margine per l’overclock, visti i 215 Watt di TDP. KFA2 consiglia per il sistema un alimentatore da almeno 550 watt.
Una porta HDMI 2.0b (HDCP 2.2), tre porte display port 1.4 ed un connettore USB Type-C per i visori VirtualLink di prossima generazione. VirtualLink che porta ad un consumo extra di circa 35 watt, di cui circa 27 watt necessari ad alimentare il visore. Tramite connessione display port ed il sistema di compressione DSC 1.2 (Display Stream Compression), il chip Touring riesce a gestire risoluzione 8k con refresh 60 Hz o 4k a 120Hz ed HDR (supporto nativo hardware), oltre che quattro monitor contemporaneamente. Ovviamente è supportata la tecnologia proprietaria G-Sync di sincronizzazione adattiva. La scheda è dual slot ma Il dissipatore invade metà del terzo slot posteriore sul case.
Lo SLI è supportato mediante il nuovo NVLink che con la connessione 8x e 50 GB/s di throughput bidirezionale, soppianta la MIO (Multiple Input/Output) e ne fa dimenticare i grossi limiti di banda. Sarà possibile giocare in SLI a risoluzione 8K, 4K a 144Hz e 5K a >75Hz.
Per connettere le schede tramite NVLink è richiesto l’NVLink Bridge ed almeno uno slot libero tra le schede video. NVLink Bridge è disponibile nelle versioni 3 o 4 slot con prezzi medi a partire da 80 euro.