La Crosshair VIII Hero Wi-Fi si presenta con un PCB 8 strati di colore nero in formato ATX, in buona parte occultato da cover in plastica e dissipatori in alluminio, anch’essi di colore nero. Tale monocromia viene spezzata dalla diagonale effetto alluminio satinato che attraversa con continuità la I/O cover e il gruppo dissipante su chipset e slot m.2, nonchè dalla presenza delle scritte Crosshair VIII e Hero sulla prima, e dell’immancabile logo ROG sul secondo. In linea con i dettami odierni, gli ultimi due sono inoltre dotati di retro-illuminazione RGB regolabile tramite bios o il software Aura sync di Asus. Il layout è molto ben studiato, il colpo d’occhio è di sicuro effetto e la Crosshair VIII Hero Wi-Fi ne guadagna un look all’avanguardia ma senza gli eccessi di molte soluzioni gaming odierne.
Ben dimensionati e collegati tra loro da heatpipe i due dissipatori dedicati ai VRM, che sono gestiti dal controller (DIGI+ EPU) ASP1405I a 8 fasi in una configurazione 7 (VCORE) + 1 (SOC). Per arrivare alle 16 fasi dichiarate, Asus non ha utilizzato duplicatori ma implementato in parallelo due distinti stadi di potenza per ogni fase. Troviamo quindi un totale di 16 mosfet IR3555 da 60A cadauno (dotati di protezione da sovra-temperatura e sovra-corrente) che portano ad una capacità di 120A per ogni fase. Completano l’offerta 16 induttori “MicroFine Alloy” in alluminio e condensatori 10K giapponesi a stato solido. Con una tale componentistica di alimentazione, si arriva ad una corrente massima pari a ben 840A, La Crosshair VIII Hero può quindi comportarsi in maniera eccelsa in overclock estremi, anche sui Ryzen 9 3950x e 5950x.
Il connettore di alimentazione da 8 pin è irrobustito dal rivestimento metallico ProCool II, utile anche a favorire la dissipazione del calore. Per gli overclock più spinti, si potrà utilizzare anche il connettore ausiliario da 4 pin. Installabili fino a quattro banchi di DDR4 per un quantitativo massimo di 128 GB. Per quanto riguarda la relativa frequenza, per potersi rivolgere agli overclocker, la Crosshair VIII Hero deve andare oltre le classiche frequenze consigliate per le CPU Ryzen 3000/5000 (3600/4000 MHz) e garantire quindi la compatibilità con quei moduli certificati ad esempio da Crucial per operare a ben 5100 MHz. Numeri che favoriscono più i record che le prestazioni reali, pagando appunto l’impossibilità di mantenere i divisori in sincrono tra CPU e RAM oltre una le frequenze indicate appunto da AMD. Gli overclocker apprezzeranno inoltre il display di debug Q-Code per l’individuazione dei problemi durante il boot; il tasto di accensione ed il Flex Key (customizzabile) sulla motherboard; i sei punti di lettura della tensione posti accanto al connettore 24pin di alimentazione.
A bordo della Asus Crosshair VIII Hero, l’attuale chipset top di gamma AMD: l’X570, sviluppato in un primo momento per meglio sfruttare le CPU Zen2 uscite contestualmente, poi reso compatibile anche con le odierne CPU Ryzen della serie 5000. Si differenzia dal predecessore, anzitutto per l’implementazione del controller PCIe 4.0, che raddoppia la larghezza di banda rispetto al PCIe 3.0. Grazie alle 20 linee PCIe a disposizione la CPU dispone adesso di 4 controller USB 3.2 Gen 2 (in alternativa è possibile configurare una periferica NVMe a x4 oppure una NVMe a X2 più due canali SATA), un controller memoria dual channel con supporto DDR4 3200 MHz ed il controller PCIe 4.0 che conta 24 linee ripartite in 16 per la scheda grafica e 4 per un drive NVMe. Le restanti 4 linee sono delegate esclusivamente a connettere la CPU al chipset X570, che a sua volta presenta un controller con 20 linee disponibili (16 se togliamo le 4 che servono per connetterlo alla CPU) dove 8 linee posso essere utilizzate per periferiche PCIe e le restanti 8 per porte Sata addizionali con varie combinazioni. A ciò vanno aggiunte 4 porte SATA 6Gbps, 4 porte USB 2.0, 8 porte USB 3.2 Gen 2 ed il supporto a AMD StoreMi. Di controparte, il nuovo controller PCIe 4.0 fa lievitare i consumi dell’X570 fino a 11/15 watt ed il calore generato, richiedendo soluzioni di raffreddamento attive. Cosa che ha portato un certo malcontento tra gli utenti, non più abituati a vedere una ventola di raffreddamento sul chipset ormai da moltissimi anni.
Dal canto suo Asus ha progettato un dissipatore con ventola customizzati di grande silenziosità. La ventola Delta Superflo presettata a medio-bassi giri, genera un flusso d’aria ben convogliato verso numerosi corpi lamellari, ed espulso con efficienza. Tramite il software in bundle con la Crosshair VIII Hero è possibile personalizzarne il regime di rotazione in funzione della temperatura, e prevederne lo spegnimento entro una certa soglia. L’aspettativa di vita dichiarata per la ventola è di oltre 60000 ore. Ha destato qualche preoccupazione la posizione della ventola parzialmente occlusa con l’installazione di una scheda grafica sul primo slot. Dai nostri test non sono però emerse criticità termiche, benchè ci riserviamo di ripeterli con un SSD PCIe 4.0.
Di buona concezione le strutture dissipanti su slot M.2 e chipset, ben si integrano tra loro, dando l’impressione di un blocco indiviso. Non proprio impeccabile invece la soluzione adottata per distanziare gli SSD dal PCB della scheda madre: un piccolo pad adesivo, finisce per causare una leggera flessione del nostro SSD sotto la forza esercitata dal dissipatore della Crossahair VIII Hero.
Ottima la sezione audio che viene schermata ed occultata tramite una placca metallica con fregio Supreme Fx. Il codec SupremeFX S1220 a 7.1 canali, con l’aggiunta di un regolatore a basso dropout per un’erogazione di potenza più pulita, un convertitore digitale-analogico ESS ES9023P ed un op amp Texas Instruments RC4580 ad alto guadagno con bassa distorsione, condensatori audio Nichicon di alta qualità, 10 DAC, rapporto segnale/rumore di 113dB sulla connessione line-in per una migliore qualità di registrazione, mentre troviamo un’uscita di riproduzione stereo SNR di 120 dB. Accanto al comparto audio, gli slot di espansione tra i quali spiccano i due dei tree PCIe x16 dotati di rinforzo metallico. Da segnalare i tasti “Safe Boot” (per resettare il bios ad impostazioni di default) e “ReTry Button” (riavvia il sistema quando il tasto reset non risponde), gli switch “Low Mode” ed i jumper per l’LN2 Mode utili a stabilizzare il sistema e ad evitare il cold-boot bug durante l’utilizzo di azoto liquido. Sei i connettori PWM per collegare ventole, uno quello dedicato alla pompa per impianti a liquido custom (Max 3A) più un secondo per gli AIO. Presenti infine due connettori per monitorare il flusso e la temperatura del liquido attraverso un flussometro ed un sensore termico ed il software Asus in bundle.
L’I/O panel con shield pre-installato offre ben 12 connessioni USB di cui otto 3.2 Gen 2 e quattro 3.2 Gen 1, tra cui una Type C. Molto comodi il pulsante per resettare il bios e quello con cui poter aggiornarlo senza dover accedere allo stesso o al sistema operativo: basta inserire il file dell’aggiornamento bios in un drive USB, inserire quest’ultimo nella porta dedicata (contrassegnata da un riquadro bianco e dalla scritta bios) e tenere premuto per circa 3 secondi il tasto Bios Flashback, che inizierà a lampeggiare e procederà al flash, segnalando il completamento dell’operazione con il suo spegnimento. Come suggerito dal nome stesso, in questa versione WiFi della Crosshair VIII Hero troviamo in bundle l’antenna WiFi a propagare il segnale controllato dal nuovo chip Intel Wi-Fi 6 AX200, caratterizzato dallo standard 802.11ax. Due le porte ethernet, una da 2,5 Gbit/s gestita dal chip Realtek RTL8125, l’altra a 1 GBit/s gestita dall’Intel I211-AT. Completano l’offerta cinque connessioni audio jack placcate in oro ed un’utile uscita ottica.
Per gli amanti del genere, sulla scritta Hero e sul logo ROG Asus ha implementato una retro-illuminazione RGB altamente personalizzabile da bios e da software proprietario. Presenti anche ben 4 connettori RGB (2RGB e 2 aRGB ) sulla motherboard per poter installare strip led e ventole RGB.