CPU | AMD Ryzen 7 3700X |
MB | Asus ROG Crosshair VIII Hero (Wi-Fi) |
RAM | G-Skill Ripjaws V DDR4 3600 MHz 2x8GB |
GPU | KFA2 RTX 2080 Ex (1click OC) |
Storage | Samsung 970 Pro 512GB |
Case | Thermaltake P5 |
PSU | Evga Supernova G2 850watt 80+gold |
CPU Cooler | Custom loop a liquido |
I test verranno eseguiti in tre diverse configurazioni:
- CPU default – RAM 3600 CL16
- CPU 4275 MHz – RAM 3600 CL16
- CPU 4275 MHz – RAM 4133 CL18
La suite PCMark 10 effettua dei test che ricalcano l’utilizzo reale dei software di produttività maggiormente utilizzati. I punteggi restituiti sono in linea con le prestazioni attese, ed aumentano proporzionalmente all’aumentare delle frequenze di CPU e RAM.
Cinebench R15 e R20 ci danno un quadro sintetico, renderizzando una scena in tempo reale in single-core o multi-core. La Release 15 è una versione ancora diffusa ma datata, quindi non particolarmente ottimizzata per CPU con più di quattro core, mentre la Release 20 gestisce decisamente meglio istruzioni AVX e carico di lavoro. Considerate le frequenze e le latenze massime consigliate da AMD per i suoi Ryzen, i dati emersi sono da considerare in perfettamente in linea, inclusi quelli contrastanti tra le due release in multi-core: nella R15 ha la meglio la configurazione con CPU e RAM in overclock, mentre nella R20 tale configurazione passa addirittura in ultima posizione.
Analizzando il comportamento della scheda grafica tramite i benchmark di UL 3DMark, non troviamo un reale guadagno di prestazioni al cambio di scenario. Ovviamente in questi tipi di test, la scheda madre influisce poco sulle prestazioni complessive.
SiSoftware Sandra ci da uno spaccato, del tutto teorico, sulle differenze prestazionali in termini di banda passante della memoria, e sembra riconoscere prestazioni decisamente superiori con RAM in overclock a 4133 MHz. Sebbene gli utilizzi reali non dovrebbero confermare tale miglioramento, in quest’occasione ci interessa capire l’andamento prestazionale in overclock della Crosshair VIII Hero, che si dimostra del tutto lineare.
Nel test di aritmetica di Sandra in cui si sfrutta prettamente la CPU si premia infatti la CPU in overclock ma non si riconosce alcun beneficio dall’overclock della RAM a frequenze tanto elevate.
Il test Sandra Multimedia verifica il comportamento della CPU nella gestione di istruzioni e dati multimediali. L’overclock della CPU permette di guadagnare punti nei calcoli a virgola mobile e negli interi x16 con carico AVX2. La motherboard in tutti questi test si è mantenuta stabile ed anche alquanto “fresca” a livello termico, con i dissipatori VRM al tatto mai bollenti. L’overclock della RAM contribuisce ancora a fasi alterne.
Per testare le prestazioni e la stabilità della Asus Crosshair VIII Hero Wi-Fi abbiamo spinto tutti gli otto core del nostro Ryzen 7 3700x fino a 4.4Ghz, con un vcore di 1.45V (non consigliato per il daily use). Palesemente lineare l’incremento prestazionale al crescere della frequenza, riconosciuto sia da Cinebench R20 che da PCMark10. Ne esce bene la Crosshair VIII Hero Wi-Fi e la sua componentistica di alimentazione, che non hanno fatto rilevare criticità termiche durante i lunghi test di carico in overclock nonostante le condizioni molto spinte. Grazie anche al bios, decisamente migliorato dal momento dell’uscita, la Crosshair VIII Hero è sicuramente in grado di gestire overclock estremi.