Sistema di test | |
CPU | AMD Ryzen 7 3700X |
MB | Gigabyte X570 Aorus Ultra (rev 1.1 – bios f33h) |
RAM | Patriot Viper Steel DDR4 3733 Mhz CL17 16 GB (2x 8 GB) |
Case | Benchtable Open frame |
PSU | Seasonic Prime GX-650 80 Plus Gold 650 Watt |
Con CPU a frequenza stock e ventole a 1000 RPM, il Pure Loop si colloca in seconda posizione, dimostrando con questi carichi un’efficienza leggermente inferiore rispetto al flagship ad aria di casa be quiet!. Molto distaccati invece tutti gli altri modelli in comparativa.
Ma è quando il carico aumenta a causa dell’overclock della CPU che il Pure Loop 360 mostra il suo potenziale e chiarisce quali siano le destinazioni d’uso a lui più congeniali. Il kit passa infatti in prima posizione e supera Dark Rock Pro 4 di 1.7° gradi su OCCT e di 3.2° su Cinebench. Aumentano drasticamente anche i distacchi con gli altri modelli in gioco, che pagano la loro minor stazza. Un esempio evidente è l’all in one biventola in comparativa, staccato di oltre sei gradi su OCCT e 7.5° su Cinebench.
Abbiamo testato il Pure Loop 360 con ventole operanti a quattro diversi regimi di rotazione, in modo da osservare l’andamento delle prestazioni al variare degli rpm. A frequenza stock abbiamo registrato su OCCT, distacchi di temperatura regolarissimi fino ai medi regimi: pari ad un grado sia tra 2000 e 1500, che tra 1500 e 1000 RPM. Si nota una caduta prestazionale invece marcata quando i regimi di rotazione diventano molto contenuti: a 600 RPM abbiamo infatti tre gradi in più rispetto al test a 1000 giri. Ben cinque gradi in più rispetto alla velocità massima.
I risultati rimangono proporzionali anche con la CPU in overclock, dove si raggiungono temperature di allerta soltanto con le ventole ad un irrealistico regime di rotazione di soli 600 RPM, non sufficienti a permettere al flusso un attraversamento del corpo alettato abbastanza incisivo. Anche in questo caso abbiamo registrato il migliore rapporto prestazioni/rumorosità con un regime di rotazione di 1500 RPM.