CPU | AMD Ryzen 7 3700X |
MB | Gigabyte X570 Aorus Ultra (rev 1.1 – bios f33h) |
RAM | Patriot Viper Steel DDR4 3733 Mhz CL17 32 GB (4x 8 GB) |
Case | Open frame bench table |
PSU | Seasonic Prime GX-650 80 Plus Gold 650 Watt |
Con CPU a frequenze stock, Dark Rock Pro 4 ottiene risultati decisamente migliori a tutti gli altri modelli in comparativa. Se da una parte è prevedibile che l’altro flagship ad aria paghi l’equipaggiamento di una sola ventola, i quasi cinque gradi in meno registrati rispetto all’all in one biventola non lasciano dubbi sulle ottime prestazioni del bi-torre di be quiet!, anche se siamo ancora a frequenze standard.
Ripetiamo quindi il test con CPU in overclock, per vedere Dark Rock Pro 4 ancora in prima posizione. L’all in one ha ricucito il gap soltanto marginalmente, ed il cooler di be quiet! è l’unico a tenere temperature adeguate al daily use con ventole a soli 1000 giri per minuto. Grazie alla sua generosa e ben congeniata massa radiante, ci permette quindi di tenere le ventole a regimi medi anche in overclock.
A questo proposito, con CPU a frequenze stock, il cooler garantisce una buona scalabilità, mantenendo temperature più che contenute anche a regimi molto bassi. Se non vi interessa l’overclock potrete quindi regolare le ventole al minimo e guadagnarne in silenziosità.
In overclock invece, il carico scaturito da un test severo come OCCT, deve essere fronteggiato quantomeno da ventole a media velocità, come i 1000 rpm da noi impiegati. A questi regimi, Dark Rock Pro 4 offre infatti il giusto punto di incontro tra silenziosità e prestazioni. Impostando il massimo regime di rotazione, otteniamo un calo delle temperature inferiore ai 2°, aumentando di controparte in maniera considerevole la rumorosità.