Recensione Fractal Design Meshify 2 Compact: come migliora quel passato che credevamo già perfetto

Nel 2016, Fractal Design presentava sul mercato una serie di case per computer dal particolare e curioso nome “Meshify”. Nome con cui la casa svedese teneva evidentemente ad evidenziare la capacità di questi case di offrire il miglior aiflow dei case con frontale mesh, ma con lo stile e l’eleganza tipici invece di quelli con frontale chiuso. Il frontale era si totalmente mesh, ma la superficie reticolare non era piatta ed anonima come in quasi tutti i case esistenti fin lì, bensì presentava sfaccettature angolari, simili a quelle di un diamante. Lo slogan “Style meets substance” sottolineava ulteriormente il concetto. Come piace fare a Fractal Design, il case irrompeva quindi sul mercato come portatore di un concept rivoluzionario e seppur non esente da difetti, ha avuto in questi anni un notevole successo di critica ed una certa diffusione in tutto il mondo. Passati cinque anni, era sicuramente il caso di rivedere la serie, svecchiando alcune soluzioni e accontentando le richieste di perfezionamento di alcuni nei del progetto. A febbraio del 2021 viene così presentata la serie Meshify 2, di cui abbiamo scelto di conoscere la versione più mainstream. In questa recensione del Fractal Design Meshify 2 Compact, non ci limiteremo ad analizzare il prodotto e ad eseguire i test termici, ma faremo un confronto dettagliato con il suo antenato. Messi letteralmente uno di fianco all’altro, vedremo esattamente cosa è cambiato.

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