L’LC550 è progettato e realizzato da Andyson, azienda di Taipei che vanta grande diffusione in tutto il mondo sia come produttore di terze parti che con il proprio brand. Basti pensare alla sua capacità produttiva (un milione di unità/anno) e al suo vasto catalogo prodotti che include soluzioni sfx e per il mining, un modello da 1200 Watt di potenza con certificazione 80+ Platinum ed un 80 Plus Titanium da 700 Watt. L’LC550 Platinum è evidentemente basato sul design già visto in un gran numero di modelli Andyson, molti dei quali di potenza decisamente superiore. Il pcb presenta quindi aree decisamente affollate e qualcuna poco sfruttata. Visto l’unico e compatto dissipatore e data anche la pressoché totale comunanza di soluzioni con il modello da 750 Watt, LC Power deve aver optato per componenti estremamente efficienti e/o parecchio sovradimensionati.
La corrente alternata in ingresso trova un primo filtraggio ad opera di due grossi condensatori a X ed altrettanti ad Y, saldati direttamente dietro la presa di corrente. Apprezzabile l’uso di un interruttore bipolare, che interrompe il contatto dalla rete elettrica su entrambi i poli e non su uno soltanto come spesso accade.
Quanto appena indicato si trova a ridosso dei componenti che formano il filtro EMI principale sul pcb, ovvero altri due condensatori a X ed altri due a Y, nonchè due bobine dotate di schermatura telata per ridurre i disturbi. Il tutto disposto ordinatamente in fila lungo il perimetro del pcb. All’angolo un relè di produzione AFE, un fusibile schermato, un termistore ed un varistore agli ossidi metallici (MOV). Quest’ultimo protegge i circuiti da fenomeni transitori di sovra-tensione. Agli eventuali picchi nella corrente di spunto generata in questa prima fase di accensione, è invece deputato il termistore, bypassato dal relè dopo l’accensione.
Dopo il filtraggio dei disturbi la corrente alternata in ingresso viene raddizzata da ben due ponti raddrizzatori e non uno come normalmente accade in unità di tale potenza, a conferma del sovradimensionamento dei componenti. A correggere la forma d’onda della corrente in uscita dai ponti raddrizzatori, il circuito APFC pilotato da un controller Champion della serie CM6502 e composto da due mosfet Infineon 5R280CE ed un diodo BYC8-600P di WeEn Semiconductors. I due ponti raddrizzatori ed i componenti APFC sono dissipati dall’unico dissipatore presente nell’unità, tra l’altro di dimensioni contenute.
Il circuito APFC va quindi a caricare due ottimi elettrolitici in alluminio della serie LH, del brand leader Teapo, da 420V e 220mF, tarati per operare fino 85°C di temperatura.
Come ci si attende da un alimentatore moderno di questa categoria, abbiamo un efficiente convertitore risonante LLC CM6901T6X, collocato sul retro del pcb insieme ad altri chip, dissipati direttamente dallo chassis dell’unità. Presenti anche il circuito integrato Si8233BD-C-IS ed il supervisore PS223, per le protezioni OTP, OCP e OVP/UVP.
Le tensioni minori, la 5 e la 3,3 Volt, vengono generate attraverso l’ormai consolidato design DC-DC, con una daughter-board verticale per ognuna delle due linee ad ospitare anche dei condensatori a stato solido per il filtraggio della tensione in uscita. Ad ultimo filtraggio delle linee uscita alcuni condensatori elettrolitici di casa Teapo, saldati sul pcb principale a ridosso dei cavi di collegamento con il pcb delle connessioni modulari, che è invece sprovvisto di condensatori.
Assemblaggio e saldature di fattura ottima, con qualche sbavatura, accettabile per questa categoria.
Per il raffreddamento dei componenti LC Power ha scelto di impiegare una ventola PY-13525M12S da 135 millimetri, brandizzata Power Year. Il motore di tipo brushless è una soluzione di consolidata silenziosità, longevità ed affidabilità. Apprezzabile la presenza di appendici che convogliano il flusso d’aria in uscita, verso l’esterno dell’alimentatore.