L’NH-L9x65 ha un design tanto semplice quanto intelligente. Noctua non ha fatto altro che sfruttare al meglio l’intera area socket, senza andare oltre, proprio per evitare problemi di intralcio con altri componenti e garantire la massima compatibilità possibile. Il dissipatore ingombra quindi soli 95 millimetri per lato e 65 millimetri in altezza (ventola inclusa). L’intera massa radiante è esposta al flusso d’aria della ventola posta sopra, che vi immette aria verticalmente e non in orizzontale come avviene nei comuni design a torre. La ventola è agganciata su due lati, grazie a semplici clip metalliche. Sugli altri due lati vediamo invece quattro heatpipe da sei millimetri, per le quali Noctua ha aguzzato l’ingegno per garantire una distribuzione ottimale del calore sul corpo lamellare…
Secondo un design simmetrico ad L escono infatti due heatpipe da ognuno dei due lati della base di contatto, andando ad alimentare il corpo lamellare uniformemente e da direzioni appunto opposte. Così come le heatpipe, anche la base di contatto è in rame finemente rivestito al nickel. Come da tradizionale lavorazione Noctua, la base risulta totalmente planare, priva di imperfezioni ma non per questo lucida a specchio. Data l’altezza ridotta del dissipatore, è la stessa parte superiore del sandwich di contatto a fungere da piccolo dissipatore di buffer.
La massa radiante, molto semplice e senza particolari accorgimenti aerodinamici, è composta da 50 corpi lamellari in alluminio perpendicolari alla scheda madre, appare molto ben rifinita e solida, grazie all’ottimo assemblaggio e alle pregevoli saldature in misto stagno/argento che Noctua è solita effettuare per ridurre anche quelle piccole perdite riscontrabili nelle giunture di contatto tra heatpipe e base di contatto, e heatpipe e corpi lamellari. I sette corpi lamellari al centro, sono stati “accorciati” su entrambi i lati per permettere di raggiungere con il cacciavite, le due viti di montaggio già innestate.