Il Noctua NH-U14S è alto ben 165 millimetri, profondo 78 e largo 150 (ventola inclusa). Mentre la larghezza è la stessa – imponente, del flagship NH-D15, l’altezza addirittura superiore di cinque millimetri, la sua profondità è decisamente inferiore (78 contro 135 millimetri). Si tratta infatti di un dissipatore mono-torre appositamente studiato per ridurre gli ingombri pachidermici del flagship austriaco e garantire quindi la massima compatibilità, anche in quei sistemi basati ad esempio sul socket LGA 2066, che come sappiamo prevede la presenza di slot di memoria su entrambi i lati della CPU. Un dissipatore meno profondo insomma, che possa essere installato senza problemi, a patto ovviamente di avere altezza sufficiente all’interno del case.
La ventola NF-A15 è preinstallata sul cooler mediante due clip metalliche agganciate ai suoi lati, e grazie alle sue dimensioni molto generose investirà con il suo flusso l’intera massa radiante in tutta la sua altezza fino anche ai terminali delle heatpipe. Ai lati dell’heatsink notiamo che le alette di raffreddamento sono state piegate a novanta gradi, formando delle appendici verticali. Oltre a conferire maggiore robustezza al pacco alettato, questo accorgimento serve a canalizzare il flusso d’aria generato da una ventola tanto generosa, impedendo che possa disperdersi fuoriuscendo dai lati, ed obbligandolo piuttosto ad attraversare l’intera massa radiante da fronte a retro.
La massa radiante è composta da 57 alette in alluminio placcate al nichel e singolarmente saldate alle heatpipe. Lavorazioni di grande pregio che se da una parte incidono sui costi di produzione, dall’altra vanno a massimizzare le prestazioni anche laddove sussistano piccoli margini di miglioramento. L’ultima aletta in alto è inoltre rifinita da una leggera spazzolatura e riporta il logo Noctua. Le alette sono state forate al centro, in modo da poter essere attraversate dal cacciavite in dotazione. Più avanti vedremo il perchè. Guardando il tetto del dissipatore comprendiamo meglio l’evoluta distribuzione simil-circolare della matrice di alimentazione a sei heatpipe, finemente studiata per coprire adeguatamente tutte le aree. Interessante anche la forma dei corpi lamellari, evidentemente concavi al centro e dentellati nelle vicinanze dei lati. Si tratta di efficaci accorgimenti che favoriranno l’attraversamento dei flussi e riduranno le relative turbolenze.
Molto interessante anche la soluzione adotatta da Noctua affinchè alcune delle heatpipe non tocchino e quindi non alimentino le alette inferiori del pacco alettato, ed il calore possa così raggiungere più rapidamente i punti di evaporazione delle altre heatpipe. Questo dovrebbe garantire prestazioni sempre efficienti, anche ai bassi carichi, senza tra le altre cose richiedere l’ormai desueto dissipatore di buffer.
Noctua ha ormai da tempo raggiunto la perfezione nell’assemblaggio di heatpipe e monoblocco. Non si ravvisa la minima sbavatura estetica o punti di giunzione non perfettamente a contatto. Le sei heatpipe in rame sono finemente placcate in nichel, così da evitare quella fastidiosa ossidazione che siamo purtroppo ancora costretti a vedere su dissipatori meno costosi.
Come abbiamo visto, la pregiata placcatura al nichel è quindi presente su tutte le superfici dell’NH-U14S. L’intero monoblocco non fa eccezione, così come la sua base, che è stata inoltre rifinita con una leggera fresatura, così da raggiungere livelli di planarità e rugosità ottimali per il contatto con l’IHS della CPU. È proprio per via di tale lavorazione che la base non risulta lucida a specchio e totalmente liscia al tatto, ma semilucida e lievemente ruvida. Tutto come da tradizione Noctua insomma.
Ecco infine il motivo per cui le alette sono state forate al centro: il cacciavite in dotazione potrà attraversarle e raggiungere la vite che tiene ancorata la staffa a ponte sulla base, qualora ci fosse la necessità di registrarla.