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Recensione Raijintek Coeus Elite TC: case Micro ATX con tanto vetro

Sergio Martorana by Sergio Martorana
3 Settembre 2020
in Case
0
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3. Raijintek Coeus Elite TC: Esterni

  • 1. Raijintek Coeus Elite TC: Intro & Specifiche
  • 2. Raijintek Coeus Elite TC: Unboxing
  • 3. Raijintek Coeus Elite TC: Esterni
  • 4. Raijintek Coeus Elite TC: Interni
  • 5. Raijintek Coeus Elite TC: Setup
  • 6. Raijintek Coeus Elite TC: Test Airflow & Temperature
  • 7. Raijintek Coeus Elite TC: In sintesi

Coeus Elite TC si fa notare subito per il design molto originale, ricco di elementi costruttivi e progettuali sicuramente particolari. Gli ingombri sono equiparabili a quelli di un moderno middle tower ATX (H 48,4 x P 44,4 x L 23,5 cm), tuttavia ci troviamo in realtà di fronte alla versione Micro ATX del Coeus Evo. Balza subito all’occhio il massiccio impiego di vetro temperato fumè spesso 4 millimetri, su uno chassis interamente in acciaio (fuorchè il frontalino in alluminio) spesso 1 millimetro che appare subito molto solido. I numerosi bulloni e viti a vista, e i quattro maniglioni cilindrici rivestiti in gomma agli angoli, gli conferiscono un aspetto più artigianale, da prodotto concepito sicuramente anche per i modder.

Il primo pannello in vetro lo troviamo a coprire buona parte del frontale del Coeus Elite TC, che è quindi uno dei tanti case con frontale chiuso presenti sul mercato odierno. Con tale soluzione si da priorità all’estetica, teoricamente a scapito dell’airflow interno. L’aria potrà essere pescata lungo i lati del pannello in vetro, che è infatti distanziato a circa mezzo centimetro dallo chassis in acciaio, così come gli altri tre pannelli in vetro del case. C’è da dire inoltre che con tale concezione non sono implementati filtri anti-polvere. Nella parte superiore del frontale, un profilo in alluminio spazzolato spesso 4 millimetri integra un tasto di accensione, due connettori per cuffie e microfono, due USB 3.0, ed infine, l’apprezzabile presenza di una USB Type C, ancora non diffusissima nei case odierni.

I cavi del suddetto front panel sono totalmente neri, di discreta lunghezza e qualità. Il connettore Type C andrà collegato direttamente sul retro della scheda madre.

Si integrano alla perfezione sullo chassis i pannelli laterali, entrambi in vetro fumè nero spesso quattro millimetri ed assicurati alla struttura direttamente sui lati, mediante viti tool less a vista. Anch’essi come detto a circa mezzo centimetro di margine dallo chassis. Non proprio l’ideale per la polvere.

Stesso copione addirittura sul tetto: vetro temperato spesso 4 millimetri, assicurato alla struttura con viti tool less a vista. Il Coeus Elite TC ha quindi anche il tetto chiuso oltre al frontale. Anche qui il pannello in vetro è distanziato dallo chassis di circa mezzo centimetro, per cui l’aria calda potrà uscire dai suoi lati, ma lascerà entrare la polvere.

A favorire la fuoriuscita di aria calda, contribuisce una grata d’aerazione posta sulla parte alta del retro del Coeus Elite TC. Qui si notano anche due fori per il passaggio di tubi, per eventuali installazioni di componenti per il liquid cooling all’esterno del case. Le cinque cover slot per le schede di espansione sono traforate e riutilizzabili.

Per il Coeus Elite TC Raijintek ha pensato ad un design speculare: sulla base troviamo infatti due cilindri rivestiti in gomma, identici a quelli visti sul tetto. Mentre sul tetto fungono da maniglie che facilitano gli spostamenti del case, qui alla base servono da piedini, ovvero a sollevare il case rispetto alla scrivania (per migliorare l’airflow), per smorzare le vibrazioni e per migliorare il grip sulla scrivania. Fissato con quattro viti tool less direttamente alla base, il filtro anti-polvere dell’alimentatore non può purtroppo essere sfilato direttamente dal retro. Dalla base si accede anche ad altre quattro viti, con cui poter spostare o rimuovere il cestello per drive da 3,5″ installato all’interno del case.

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  • 7. Raijintek Coeus Elite TC: In sintesi
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