Come di consueto per le sedie gaming, anche la Skiller SGS2 è concepita secondo il design avvolgente di derivazione racing, con livelli di ergonomia ormai consolidati da tempo. Per l’imbottitura di schienale e seduta è stata impiegata schiuma poliuretanica, a formare un discreto spessore. La comodità finale , dipenderà poi anche dalla effettiva densità di tale schiuma (50 kg/m3 – 24kg/m3 stando a quanto dichiarato da Sharkoon). Com’era lecito attendersi in questa categoria, soltanto lo schienale è sfoderabile.
Dopo circa otto mesi di utilizzo, la seduta ci sembra però sottotono: più “molliccia” al centro dove si nota una leggera concavità, che pur sparendo dopo un paio di minuti di inutilizzo, rappresenta comunque un primo segno di cedimento. Sharkoon avrebbe dovuto probabilmente impiegare della schiuma di maggior densità, sopratutto considerando che questa SGS2 ha dovuto sostenere meno di 70 KG. Un altro difetto emerso in questo breve lasso di tempo, è la leggera sfilacciatura della cucitura sul laterale destro della seduta (foto a destra), zona soggetta a sfregamento, che avrebbe maggiore tenuta con una cucitura rinforzata.
Andando ai pregi, una qualità principali della Skiller SGS2 è senza dubbio il tipo di rivestimento impiegato su tutte le sue superfici, dimostratosi effettivamente molto traspirante, in barba a tutte quelle soluzioni di pari categoria in simil-pelle o in tessuti sintetici scarsamente traspiranti. E’ inutile spiegare l’importanza di questo aspetto a quanti passano parecchie ore al PC, ancor più in estate. Di controparte, il tessuto non è forse particolarmente morbido al tatto, ed è piuttosto semplice che si sporchi: lo vediamo nella foto in alto a destra, dove si nota la differenza di colore tra la parte “protetta” dagli elastici del cuscino lombare e quella a contatto con la schiena.
Come nella maggior parte delle sedie gaming, lo schienale, alto 83 centimetri, può essere reclinato, agendo su una leva a destra. L’inclinazione varia dai 90° fino a ben 160°. Molto comodo se si vuole fare un breve pausa e rilassare la postura, oppure vedere in relax un film o ascoltare musica.
Sotto la seduta, dei rinforzi elastici di colore verde e barre di rinforzo in acciaio, non particolarmente robuste ma tutto sommato adeguate al loro compito. Nel nostro esemplare, una si è già piegata.
Notevoli i braccioli, anzitutto per la possibilità di regolazione sia in altezza che in lunghezza, ed addirittura di rotazione, il che ci consente di trovare la posizione più comoda col minimo sforzo. Buono anche il loro grip, dato dalla superficie leggermente ruvida, sotto la quale si cela un’imbottitura in schiuma poliuretanica.
Non manca ovviamente la possibilità di regolare la Sharkoon Skiller SGS2 in altezza: da un minimo di 49 ad un massimo di 58,5 centimetri considerando la distanza della seduta da terra. Con tale range, Sharkoon consiglia questo prodotto ad utenti alti dal 1,70 a 1,85 metri, range che ci pare realistico. Il pistone che consente la regolazione, è un classe 4, con un peso massimo supportato pari a 110 KG. Se il vostro peso è vicino a tale limite, nel tempo potreste vedere calare la sua efficienza.
La grossa base a stella in acciaio verniciato è solida e stabile, grazie anche ai fazzoletti di rinforzo saldati nella parte sottostante. In questa categoria non ci aspettiamo una fattura impeccabile: in alcune parti si notano irregolarità nella vernice e principi di ruggine.
Di dimensioni appropriate le cinque ruote in plastica (60mm di diametro), assicurano un buon rotolamento e discreta silenziosità. Non particolarmente indicate per pavimenti come parquet e laminati, dove le ruote gommate restano preferibili sia per grip che per l’usura sul pavimento stesso. Ruote a raggi e non piene, potrebbero sembrare un pò esili alla vista, ma ci hanno invece convinti per la robustezza del materiale impiegato. Non dovrebbero quindi dare problemi sul lungo termine.
Durante e dopo sessioni prolungate non si avvertono fastidiosi dolori alle articolazioni, ovviamente se avete regolato per bene inclinazioni ed altezza giusta, rispetto al tavolo di lavoro. L’utilizzo dei braccioli 3D e dei cuscini lombare e cervicale, sono un plus non trascurabile in questa categoria. Solo le persone di statura inferiore ai 170 cm non troveranno una posizione al 100% ottimale: la distanza in larghezza da un bracciolo all’altro risulta un po’ eccessiva (e non regolabile) e costringe ad allargare spalle e braccia. Non proprio rilassante!